IL PROCESSO NEL DETTAGLIO

Il processo di compostaggio degli scarti ligno-cellulosici attuato da Tecnogarden si può riassumere nelle seguenti fasi:

  • Ricezione e triturazione degli scarti in ingresso
  • Biostabilizzazione: fase iniziale più attiva di compostaggio, di circa 30 giorni
  • Maturazione: fase di stagionatura più lunga, di almeno 60 giorni
  • Raffinazione e vagliatura finale per ottenere il compost finito

Ricezione, triturazione degli scarti in ingresso

Gli scarti vegetali (ramaglie, foglie, erba, ecc) vengono conferiti presso l’impianto da operatori del verde, amministrazioni comunali, giardinieri. Vengono pesati ed accettati nella zona di ingresso dell’impianto; vengono quindi scaricati nell’area di prima lavorazione e successivamente sottoposti a triturazione. Il triturato viene poi opportunamente miscelato con il legno più grossolano non ancora decomposto, proveniente dalle fasi di vagliatura, e avviato al compostaggio nell’area dedicata alla biostabilizzazione.

Biostabilizzazione : fase attiva di compostaggio

Il materiale triturato è posto in cumuli con altezza di circa 2,5 m all’interno di trincee dotate sul pavimento di un sistema di insufflazione, indispensabile per l’apporto di ossigeno al materiale. I microrganismi responsabili della degradazione del materiale (batteri, funghi, attinomiceti) sono naturalmente presenti nel materiale vegetale, e grazie alle condizioni ottimali di umidità e di ossigeno, possono svolgere la loro attività di respirazione e di degradazione dei componenti organici grossolani. Le componenti organiche più complesse presenti nei tessuti vegetali, quali lignina, cellulosa, ecc cominciano a essere degradate, trasformandosi quindi in molecole più semplici e parte dell’acqua viene eliminata per evaporazione.

In questa prima fase si sviluppano temperature fino a circa 70 – 75 °C, utili all’igienizzazione della biomassa e all’uccisione di eventuali microrganismi patogeni. Al termine della fase di biostabilizzazione, che dura circa 20-30 giorni, il materiale viene sottoposto ad una prima vagliatura a 40 mm. La frazione legnosa più grossolana viene destinata alla produzione di biofiltri, mentre il sottovaglio (frazione < 40 mm) viene inviata alla fase di maturazione prolungata.

Maturazione

Il materiale proveniente dalla biostabilizzazione e dalla prima vagliatura, non ancora omogeneo e parzialmente stabilizzato, prosegue il processo nell’area di maturazione, dove permane per un periodo variabile che va da almeno 60 fino a 90 o più giorni. Disposto su una platea insufflata in cumuli di altezza massima di 3 m, grazie sempre all’azione dei microrganismi naturalmente presenti nella biomassa, il materiale evolve in humus e sostanza organica stabile e matura.

Vagliatura e commercializzazione

Al termine della fase di maturazione prolungata le temperature del materiale si abbassano ed il compost grezzo può quindi essere sottoposto alla raffinazione finale, tramite vagli appositi, a 15 mm.

Il COMPOST raffinato per essere commercializzato, viene sottoposto ad analisi chimico-fisica per verificare che rispetti i limiti imposti dalla normativa sui fertilizzanti (D.lgs. 75/2010).  PER SAPERNE DI PIU’ SUL COMPOST CLICCA QUI